Per realizzare questi disegni ci siamo inspirati agli arazzi realizzati da Alighiero Boetti.
Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) è stato uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Nel corso della vita coltiva numerosi interessi: dalla musica alla matematica, dalla filosofia all’esoterismo. Germano Celant lo include nella prima mostra del movimento Arte Povera presso La Bertesca di Genova nel settembre del 1967. Nei primi anni realizza sculture povere con materiali industriali, come eternit, ferro, legno e vernici a smalto.
Tra le serie più famose di lavori di Boetti, ci sono i suoi “Arazzi“, ricami multicolori di griglie a mosaico di singole lettere, che si combinano in parole e frasi che lo spettatore deve decifrare. Le frasi, che si leggono in colonna dall’alto verso il basso, spaziano da proverbi e poesie, fino alla definizione di un problema matematico. Boetti ideava le opere che poi venivano realizzate da artigiani in Afghanistan.
«Dieci anni fa, in Afghanistan, scoprii che il ricamo era un mezzo espressivo molto efficace ed incisivo. Usando i fili da ricamo come colori o pastelli ho impiegato una tecnica non pittorica per esprimere un’idea pittorica»























https://www.archivioalighieroboetti.it/
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